lunedì 29 dicembre 2008

lei

guarda, osserva, chiude gli occhi, annusa, tocca, ascolta, non capisce, sogna, perde, raccoglie, memorizza, oscilla, addomestica, sorride, chiede, fugge, non abbandona, capisce, fuma, tanto, adora, lascia perdere, vuole, si ritira, duole, si incazza, cammina, saltella, si fida, abbraccia, piange, bestemmia e stasera si ubriaca con bach accanto.

ma saranno questi i miei modi di fare?

domenica 21 dicembre 2008



sono due sorelle che non si separano mai e non si può accarezzare solo una di loro. Guardano te o il mondo da tutti i lati :)


chi mi conosce sa perfettamente quanto odio le categorie e ancora di più quelli che sin dall'inizio ammazzano un incontro cercando gli indizi esteriori per capire con "chi" in "realtà" stanno parlando. Infatti, mi innervosisce uno che pensa di comunicare l'essenziale e sufficiente info su qualcuno dicendomi per esempio cosa studia e/o che lavora fa.

Tuttavia non è vero che non ho le mie categorie. Per esempio, le persone pallide. C'è questo gruppo di persone che non si vedono mai, sono impercettibili. Sono convinte che qualsiasi contatto sociale sia in realtà un disturbo da parte loro, e quindi non ti chiederanno mai niente, ti eviteranno a tutti i costi, semmai dovessero parlare con qualcuno saranno iper gentili però non faranno mai niente per partecipare davvero ad un dialogo. E che c'è di male? apparentemente niente, se non il fatto che comunque hanno la loro vita, che però è praticamente inaccessibile agli altri. sono delle sorprese traumatizzate e volendo anche eccessive, sebbene non si notino mai.

Insomma, (non)vivendo di nascosto l'intensità dei pensieri/desideri aumenta e di conseguenza diventa distorta, in più acquisisce una potenza pericolosa proprio perché è tutta falsa. Sin da piccola una delle cose che mi chiedevo di non dover subire mai era questa perdita di sentimento della relatività dove essa è veramente fondamentale.

venerdì 19 dicembre 2008

qualche settimana fa stavo ascoltando una trasmissione sull'800. stavano parlando di un cambiamento irreversibile nel pensare l'arte. sapevo già della crisi causata dalla fotografia, doveva essere davvero una sfida per gli artisti dato che le arti visive erano l'unico campo raggiungibile a noi che ancora poteva trascurare quasi tutte le violazioni del tempo. Sì, non sentiremo mai Bach ma solo i musicisti che lo suonano e l'interpretano, ergo hanno una teoria tutta loro. E perciò qualsiasi partitura è praticamente l'unica sebbene probabilmente poco "corretta" fonte per niente prescritta, ma perciò ci servono i filologi della musica. Anche se nella maggior parte dei casi basta un po' di "sentimento" e siamo quasi a posto.

Ma non ero d'accordo. Sorprendentemente. Io, che tifo sempre per la qualità e dico sempre che Picasso prima di permettersi di esprimere gli abissi con solo due linee aveva passato tanti anni faticosi per poter dipingere un volto, ho cambiato idea.

Infatti, si parlava della rappresentazione della realtà. Come se i romanzieri a partire del '700 non facessero altro. Ovviamente è falso. Sebbene prima sia stato impossibile mimetizzare la realtà. E non importa se l'uomo volesse sognare e allo stesso momento salvare se stesso da...se stesso.impaurito.incapace.dolente

Comunque, volevo solo dire che sorprendentemente...oggigiorno possiamo registrare e inoltrare, mantenere, rivedere ciò che vorremmo anche evitare. non dipende da noi. e non sto parlando delle webcam in un negozio. non sto parlando della società "osservata" e "sotto il controllo", è alla fine dei conti una cazzata dei paranoici.

Volevo dire che da un bel po' posso vedere un'autentica versione di uno che stava cazzeggiando cent'anni fa. Che posso vedere le vostre performance, i vostri movimenti, espressioni, esclamazioni, nonostante il fatto che tante volte avreste preferito farne a meno. Ciò che viene registrato alla fine cattura la vostra individualità, quell'attimo prezioso quando meno lo aspettate.

è un'opportunità in più per l'irripetibile.
è scivolante o scivoloso. dipende dal soggetto. ma la sostanza non cambia.

non è un'accelerazione. è una perdita di pelle. dietro la quale non incontri la carne con i suoi interlecutori linfonodi.

è un dissipare che ingloba e non ti permette di dormire.
e ora potrei dire che mi piacciono gli americani. quel 1% di loro. solo perché gli altri 99% non li ho mai conosciuti, mai sentiti, mai visti. e probabilmente non accadranno quegli incontri.

ma non sto parlando di loro. e neanche degli americani. si dice che la forza dei romani stava nella capacità di addomesticare le invenzioni, le follie teoriche degli altri popoli. ecco i viadotti, ecco la legge, ecco l'identità deviata. Insomma, nel 1977 gli States lanciarono due navette spaziali Voyager che com'era previsto hanno ormai da anni abbandonato il sistema solare con uno scopo di (non) arrivare al confine dell'universo. Ma se per caso avessero incontrato un pianeta "civilizzato" dovrebbero essere in grado di comunicare la NOSTRA intelligenza. Ma come si fa? Non basta già una navetta spaziale? non bastano le sue tracce e il suo itinerario pazzesco? la nostra "intelligenza" va oltre questo viaggio e le sue capacità? E come comunicarlo? Ah, ecco le immagini e la musica. Infatti, nel disco d'oro e di platino si trova il meglio non solo della nostra "intelligenza" ma anche della sua diversità (ma come l'ascolteranno?). Ci sono le foto del nostro pianeta, ci sono le registrazioni delle varie lingue, ma la perfezione sta nei brani della musica scelti. Perché non sono "evoluti", perché non sono accidentali.

Non cerco di romantizzare questa impresa, non conosco la sua logica e mi piacerebbe vedere il documentario che è stato girato a questo scopo. Ma so che ci sono 3 brani di Bach (di cui uno eseguito da Glenn Gould) e 2 brani di Beethoven. Assieme ad un brano di Mozart e Stravinsky completano la "rappresentanza" della musica classica. Punto. Basta. Non ci sono altri. Il resto comprende la musica etnica di vari popoli africani o sudamericani. Volevano metterci i Beatles, ma l'etichetta discografica EMI si è opposta :)

Volendo è anche buffo tutto ciò. Ma io sorrido. E vorrei essere quell'extraterrestre che almeno teoricamente potrebbe un mattino perdere la quotidiana tranquillità grazie a quel messaggero inquietante.

P.S. ah ah prima di venire a conoscere il contenuto del nostro messaggio "intelligente" ho creato una lista personale. E anche una un po' oggettiva. E secondo me Loro se mai riuscissero a capire il nostro aspirare morsaico apparentemente ingenuo e pacifico preferirebbero di non incontrarci mai (ma stiamo tranquilli che sapranno già di Hiroshima e delle serie StarWars). Al massimo ci "ruberanno" solo quelle immagini per far addormentare i bimbi e i brani che raccontano davvero quello che va un po' oltre e quello che raggiungono senza nessuna intenzione e probabilmente espandono i limiti dello stesso universo umano. troppo umano ;)

venerdì 31 ottobre 2008

allora...è da 4 giorni (ma in realtà ciò mi turbava già a settembre) che passo le notti insonne con gli aiuti di Stato (un documento che dovevo tradurre) e i rifiuti...ecco, mi sto tormentando con quella maledetta tesina per il Collegio, dato che non ho fatto altro che leggere i vari "studi" pseudo seri sulla gente che fa la raccolta differenziata o meno e sui vari programmi per promuovere l'interesse degli individui verso il proprio ambiente...ok, un tedesco direbbe che è un argomento di grande importanza, in effetti sono d'accordo, ma non alle 4 di notte traducendo le pubblicità dal polacco...tuttavia dopo l'ennesima pagina assurda anche a me è venuta un'idea per una pubblicità, già vedevo tutto il mondo (organico e non solo) che cantava urlava "dopo la morte voglio essere riciclato" ( e ringrazio uno per l'aggiunta che magari si ricicla anche in Paradiso)...non sarà un vero segno di mentalità fortemente "ecologica"? ah ah ma continuo ancora a pensare che allo stesso momento non possono essere pulite sia le strade che la mente umana...e un triste esempio di ciò sarebbe l'austria. non è che la pulizia delle strade e dell'ambiente sia un male o causi i disturbi mentali degli individui, ma sarà una coincidenza il fatto che sotto i forti impegni sociali viene seppellita la sensibilità sociale e la percezione di essere ancora un essere umano? no, tutto diventa nascosto, la privacy si trasforma in una patologia e il domandare si veste degli sguardi sospettosi.

vabbé forse finalmente potrò concentrarmi sulla tesi...ma dubito fortemente :D ah e alla fine mi sono resa conto di aver dimenticato come scrivere...le frasi senza un senso e senza un nesso logico, ecco il risultato di quella tesina...ma in my defence potrei dire che preferisco imparare di nuovo a scrivere anziché prendere l'abitudine di scrivere bene, ho visto troppi i discorsi ben fatti su un bel nulla...si può ammirare al massimo la leggerezza e la capacità di costruire un discorso, il che poi comincia a prevalere su ogni contenuto. ma dopo l'ennesima tesina/saggio ecc diventa fin troppo noioso.
insomma...poco fiduciosa in me stessa e con una curiosità che mi toglie ogni voglia di mettermi al lavoro vi dico "à la prochaine"

giovedì 30 ottobre 2008

ha scatenato un intero mondo quell'odore che ho incontrato fuori...i'm kinda floating in assenza di ostacoli contro i quali paradossalmente mi vorrei sbattere.

lunedì 27 ottobre 2008

penso di essere abbastanza intelligente per capire quanto ancora lontano io sia da ogni intelligenza :)

venerdì 17 ottobre 2008

non è come quel dolore che puoi stringere in mano. duole, fa male da morire, ma sei tu che lo stringi, e se non proprio tra le mani, le puoi mettere comunque sulla parte dolente e premerla per diminuire il dolore. puoi perfino chiedere ad un altro di chiuderlo e di strapparlo. invece questo è diverso. mi vedo sciogliere pian piano e inevitabilmente, divento le gocce che dopo un po' riappaiono sulle pareti, sul soffitto e così piovo di un liquido ipnotizzante paralizzante che poi ritrova le altri parti sul pavimento e comincia a espandersi, a scorrere oltre la porta, oltre le finestre, traverso le piccole spore di un muro ormai umido, impregnato mentre giaccio senza peso senza contenuto ma combattuta dalla forza della gravità cercando di fermare invano quel diluvio. non mi rimangono che le mani bagnate e uno sguardo che sa di non poter arrivare a nessun limite. e le gocce, le acque, me stessa che scorro sopra le superfici ruvide stridenti...

bisognosa di superfici tenere vado per una settimana lì dove anche la nebbia alleggerisce.spero di tornare con altre immagini e allo stesso momento di trovare quelle che ho addomesticato già.
mi mancherete


domenica 12 ottobre 2008

la sveglia all'alba ed ecco un'intera giornata verso un incontro, verso una piazza accompagnata dai binari e dal sole.








le altre foto si trovano su questo sito: http://picasaweb.google.com/svirpia/UnViaggettoVersoUnaPiazza#, e si consiglia di guardarle con "slideshow", così assomigliano di più a quello che esse sono.

mercoledì 8 ottobre 2008

stanca

non bisogna essere "uno di sinistra" per essere una brava persona, per avere alcuni valori "fondamentali", per pensare che il mondo così come esso è ora non sia affatto la versione migliore, per trattare gli altri in modo umano, per arrivare a qualche conoscenza in più. a parte che non credo che le cose elencate sopra, eccetto il lato umano, abbiano qualche valore reale e/o positivo, ancor più incomprensibile mi sembra questa definizione di uno a partire dal partito che egli vota. è da tre anni che sento "ah, è uno di sinistra", "ah, ma lui è di destra" (risparmio i veri termini usati in questi casi perché per me ancora entrambe le parole sono da iscrivere nel codice penale) come se queste frasi mi dovrebbero dire qualcosa su una certa persona.
in effetti, mi dice tanto, mi indica più o meno quali uno crede che debbano esseri i punti di focalizzazione della politica, qual'è, secondo lui, la funzione dello stato, cos'è una società, come essa deve funzionare e tutte le altre questioni politiche e/o sociali, però ciò non implica nessun atteggiamento personale verso le cose quotidiane e verso quelle che sono veramente importanti nella vita di un individuo e di conseguenza per il suo ambiente (mi dirà qualcuno a quale partito dipende la decisione di levarsi dalle "..."dei propri genitori, perché si è convinti che solo cosi si sia una persona indipendente e completamente responsabile di se stesso; di dare l'elemosina a chi la chiede; di scegliere il mestiere da fare nella vita,di sorridere, di condividere i momenti belli con le persone amate, di averi vari interessi, o alla fine di non fare proprio nulla?).
e dunque non mi dice niente su com'è uno in quanto una personalità, se sia una persona sensibile, affidabile, sincera, intelligente, interessante, creativa, matura, responsabile ecc, non mi dice niente su come lui/lei vive i vari sentimenti, come vede la sua vita, che senso di umorismo ha, che musica ascolta, se è felice, come immagina la propria vita e cosi si potrebbe continuare fino all'infinito. e purtroppo purtroppo si dà per qualche motivo a me ignoto la preferenza a quelle cose "politiche" e non si vuole conoscere uno così come questo è o vuole essere. sì, è vero che cerchiamo anche i compagni con i quali condividere le idee, ma preferisco e ritengo più importanti quelle idee/emozioni/esperienze ecc che ci rendono amici. e la stessa storia ci insegna che non sempre, anzi, molto spesso i termini "compagni" e "amici" non coincidono anche in uno e lo stesso rapporto fra due persone.
il vero problema forse è il fatto che alla fine tanti ci credono nelle proprie preferenze politiche in quanto gli scopi più alti nella vita e si identificano completamente con un partito, così balbettando in oltranza sulle cose che di solito non capisce neanche. credono che un partito sia il sinonimo del loro nome/cognome, e poi gli uni identificano gli altri a partire dagli stessi partiti....almeno ci fosse un partito decente, ma no...non bastano le idiozie sul livello nazionale, ma anche una conversazione tra gli amici deve finire sempre analizzando i "grandi problemi" politici. ok, non voglio approfondire questo lato, non voglio ora spiegare chi è chi e come e tanto meno sentire che alcune decisione del governo possano influire direttamente sulle nostre vite, non è questa la mia vera preoccupazione/delusione. mi sembra triste quando si incontrano due persone di "rive opposte" e dopo un "come va" segue quasi immediatamente qualche commento sebbene di solito come uno scherzo, sul partito dell"Altro". mi sono annoiata di sentire sempre gli stessi discorsi. preferisco gli esseri umani e non i loro partiti o neppure i partiti dei loro "avversari"...e mi innervosisce quando devo spiegare come mai quella o quell'altra persona sia un mio amico nonostante le sue "stupidaggini mentali". e quest'ultima mi sembra proprio una grossa incomprensione dei rapporti umani e come e perché essi nascono.

lo so che ho semplificato fin troppo l'argomento...ma spero ci siamo capiti.

p.s.in altri paesi democratici il voto/la scelta politica è una cosa personale e privata.
p.p.s forse potrei indicare anche un tratto di personalità che mi "svela" le scelte politiche di uno. se lo fa in modo decente, vuol semplicemente dire che è una persona che si interessa della politica e di solito anche ci crede, i.e. coltiva il lato "politico" della sua personalità. se lo fa in modo poco aprezzabile, allora crede di essere chissà cosa applicando a se stesso quelle etichette grosse e pesanti.

domenica 5 ottobre 2008

l'importante è sapere non solo quanta verità, ma anche quale verità ci sia nelle parole di uno. solo il secondo fattore rivela quanto bene ci conosciamo/capiamo, mentre il primo non mi sembra molto importante, ovvero è già da sempre incluso nel secondo.

venerdì 3 ottobre 2008

come stai?
ho freddo
eh sì, qui il vento morde.


stai aspettando qualcuno?
no, sto osservando. in modo sottile.

e poi è passato quell'uomo, che traversava il ponte ogni giorno almeno due volte. probabilmente faceva parte del suo lavoro. e dunque non si accorgeva neanche del vento forte o della gente che non sapeva che fare. sempre su questo ponte.

non so, l'esistenza di quell'uomo 'serio' mi riscalda il sorriso

martedì 30 settembre 2008

adeguatezza

Sebbene la più antica tra le università occidentali, la nostra Alma Mater Studiorum reagisce immediatamente alle esigenze del mondo odierno. Mi è capitato sotto gli occhi il volantino con i master disponibili presso l'ateneo che ci offre le seguenti opzioni:

- Master in Amministrazione Finanza e Crollo, 2 indirizzi: banche fallite e finanza incontrollabile; imprese in panico e consulenza post-shock

un programma di successo che forma professionisti incapaci di analizzare le irrazionali caratteristiche economico-finanziarie delle imprese, di programmare e di controllare la dinamica strategica della (indi)gestione, di svolgere funzioni tipiche di amministrazione, finanza apocalittica e crollo e soprattutto incapaci di gestire le operazioni straordinarie.

- Master in (di)Gestione d'Impresa Fallita, 3 indirizzi: made in Italy (si commenta da sola...), Retail Management, Wine and Food (cambio il corso di laurea subito!!!)

Questo programma, oltre ad avviare alla carriere manageriale-politica, sviluppa competenze in grado di creare i problemi fatali di contesti settoriali specifici. Il programma consente ai partecipanti di inserirsi in impresa e sfruttarla in modo geniale e farla fallire causando dei danni anche e soprattutto a livello internazionale nonché togliendo qualsiasi tipo di fiducia nell'economia. in vino veritas, in cibo piaceris, carpe diem!

-Master in Indigestione delle Risorse Disumane.

Questo master forma manager e consulenti in grado di sfruttare la variabile umana in impresa. Oltre a sviluppare le competenze necessarie per l'ozio assoluto nell'ambito delle attività tipiche di questa funzione (comandare, umiliare, svalutare, ingannare, torturare), i partecipanti hanno l'opportunità di approfondire i modi della strategia sbagliata (coscientemente, ça va sans dire, bisogna divertirsi!!) e i temi di management dispotico, in tutto con un approccio pragmatico e basato su esperimenti concreti con la materia esclusivamente umana.

-Master in Marketing e Incomunicabilità

Forma mostri in grado di intraprendere la carriera manageriale e di consulenza atroce nell'ambito di imprese e di altre organizzazioni del profit (personale), focalizzando la propria passività verso il disorientamento al mercato stagnante, padroneggiando modalità e tecniche di marketing e di controllo sui media sia nuovi che quelli tradizionali.

venerdì 26 settembre 2008

alfabeto

secondo me la prima lettera dell'alfabeto doveva essere C...tutte le parole più importanti cominciano con la C (ma anche le parole come capire, cominciare, creare ecc, cos'altro sono se non i termini di un inizio??). anche la maggior parte dei Concetti. anche le tre CCC dell'uomo (si cerca un equivalente per la parte femminile...). insomma, questa C sembra di essere il principio dei principii

poi, la seconda lettera più importante è P, se qualcuno non capisce perché guardi la frase che precede questa e pensi al primo, pensare, poi, più, perché e cosi via...

effettivamente non c'è posto per le vocali (non sarò la prima ad averlo capito, ovviamente :))

lunedì 22 settembre 2008

un due irriducibile

uno pensa di essere nato in un giorno speciale, un altro spiega se stesso a partire dal suo nome, il terzo avrà un numero o una parola che lo persegue per tutta la vita, da non parlare di tutti quelli "discendenti" da eroi mitologico-storici o segnati di qualche particolare destino "familiare", o i vari messia perché tutti i calcoli della personalità possibili portano allo stesso risultato quale 42...ovviamente anch'io ho la mia mitologia personale, a volte buffa, a volte vertiginosa, ogni tanto anche vissuta sul serio o che semplicemente mi portava ad una certezza sorridente.

E infatti credo nel rapporto tra il carattere e il periodo in cui si è nati, e qui si apre un'infinità di variabili: autunnale, tempestoso, nevicoso, afoso, pomeridiano, sciolto, colorato, monotono, insomma, avete capito...Ebbene...il 22 Settembre E' un giorno particolare. Innanzitutto, per il fatto che da noi è il periodo dell'estate di San Martino, tradotto in altri termini, un periodo di giornate solari tra le piogge e l'inevitabile arrivo del buio, freddo e il malinconico. E' un giorno di transizione anche in un altro senso: finisce l'estate e comincia l'autunno, è il giorno dell'equinozio. Si dice, che le persone nate in questo giorno siano gettate nel punto morto fra gli opposti equilibrati e ugualmente distanti e dunque siano dannate (?) a un certo taglio interiore. ecco, due opposti ed un vuoto in mezzo, un ponte che non si può costruire, sebbene sia proprio questo il luogo desiderato dalle persone del genere.

così pensavo, e mi ricordo come mi identificavo in alcuni quadri del nostro pittore più famoso, M.K.Ciurlionis, e anche il mio stupore (e un pensiero tipo "lo sapevo!!!non poteva essere diversamente!!) quando ho scoperto che lui era nato proprio il 22 Settembre...il suo è un mondo di tanti mondi quasi identici ma isolati.

Ho scelto un suo quadro che esprime quel desiderio del ponte di cui ho parlato prima (M.K.Ciurlionis, Zalcio Sonata, Scherzo) e infine, mi faccio "tanti canguri !!!!! "(come ha detto mia sorella a una ragazza italiana)


sabato 20 settembre 2008

Nella nostra esperienza culturale è oscurato l’Intermedio, ovvero esso ha un senso solo in quanto un luogo di transizione, di viaggio e dunque è effimero. Esso è quasi una sospensione dell’esistenza di quello che vi capita perché la vera meta e il luogo del senso sono sempre stati esterni all’Intermedio. Di conseguenza rimanere sul ponte anziché scegliere una delle due rive appare un difetto della mente, una sua debolezza, una indecisione, un'incompiutezza ecc. Eppure già dal punto di vista estetico vince la prospettiva di quell'insieme legato dal fiume seppur "a distanza". Ancora una volta ciò non oscura niente, anzi al massimo si può dire di essere "lontani" dalle rive, ma non da qualcosa di importante. In più, preferisco questa sensazione di non aver nient'altro che se stessi e (nel caso di un ponte) un fiume davanti che mescola e contraddistingue le parti del tutto.

il letto da sempre è stato una mia fortezza. da piccola ci tenevo le cose più importanti: i libri, un quaderno, una penna, una torcia per poter leggere di notte e ça va sans dire un lettore cd e le cuffie. ciò non è cambiato più di tanto, solo che adesso ci si aggiungono le sigarette, un bicchiere di qualcosa di bevibile, il cellulare e un accendino :)

divergenze

non voglio dire che gli altri abbiano una vita più semplice, più serena, più sicura ecc. ma c è dentro di loro qualche principio sano e/o mansueto, mentre in me c'è quello selvaggio, incredulo, deridente.

lunedì 15 settembre 2008

situazione drammatica

ovviamente sono solo le lituane come me che hanno il frigo vuoto e fame contemporaneamente. entrambe le cose impensabili qui. soprattutto a quest'ora (sono quasi le 2 di notte)
dopo averlo sentito per la seconda (e mezza) volta, ci ho ceduto e mi son messa a guardare le foto della nuova miss italia:) mi hanno detto che l'assomigliavo. ahahahhahahaha che ansia! :) però non ho osato chiedere quale parte di me l'assomigli, dato che da sola non sono riuscita a trovare le similutidini. ma mi ha fatto ridere. non so cosa, ma non importa

changes

sapete più che bene che una delle più frequenti valutazioni che dò alle cose è un "incredibile". anzi, iNcrediiiib(i)le. ma da un bel po' non uso più questa parola e sono passata all "inquietante". come giustamente ha notato un mio amico, ho abbandonato il mondo di spielberg e ora vivo nello spazio di lynch :) è davvero inquietantemente divertente (ma questo aggettivo appartiene al mondo di chi????)

09 07-09 14

Ho avuto quest'idea di scrivere anche i riassuntini settimanali degli eventi come li scelgo e vedo io. Ho bisogno di un approccio integrante:) ebbene?

Sembra che gli eventi più importanti dell'ultima settimana siano quelli non accaduti: la fine del mondo non è avvenuta, la russia non ha ritirato le sue truppe (e nessun altro paese ha riconosciuto i due nuovi "stati" ex georgiani) e non ha precipitato il mio aereo per milano. Solo che al controllo di sicurezza non mi hanno permesso di entrare con la forbicina, meno male i miei non erano ancora lontani dall'aeroporto, così non le ho perse per sempre..In più, il mio parrucchiere non ha voluto tagliarmi i capelli, non ce l'ho fatta con l'esame e ciò non mi rende triste. una settimana quasi noiosa e che non ha cambiato praticamente nulla.
Lo stesso doveva accadere anche con il mio rientro a Bo...Eppure dopo un imprevisto passaggio in macchina fino a Vignola e dopo l'ultima tappa verso la casa mi sono sentita come se ci fossi per la prima volta, non trovavo nessun segno di me di prima. Non c'è niente di male in questo, solo che non mi ricordo cosa devo fare, devo sempre ripetermi che devo fare la spesa e cominciare a studiare...comunque, a quanto pare ho la memoria troppo corta e ancora non ho fatto nulla di utile.

e anche ora non mi viene più in mente niente di degno per essere salvato in questo riassuntino. speriamo la prossima settimana sia più interessante.

giovedì 11 settembre 2008

Esercizi di modalità

Potrei lasciare ciò che ancora (non) ho.

Ciò che ho è per eliminare quel "non" del futuro. E' una questione di tempo.

<...>

Dovrei lasciare ciò che (non) avrò.

No comments, l'unica parola che mi viene in mente è "assurdità" :)

<...>

Vorrei lasciare ciò che (non) è stato.

Ciò che è stato era proprio quel "non".


Non mi piace questa eliminazione del tempo a favore della proprietà.

Vivrei la prima frase.