mercoledì 8 ottobre 2008

stanca

non bisogna essere "uno di sinistra" per essere una brava persona, per avere alcuni valori "fondamentali", per pensare che il mondo così come esso è ora non sia affatto la versione migliore, per trattare gli altri in modo umano, per arrivare a qualche conoscenza in più. a parte che non credo che le cose elencate sopra, eccetto il lato umano, abbiano qualche valore reale e/o positivo, ancor più incomprensibile mi sembra questa definizione di uno a partire dal partito che egli vota. è da tre anni che sento "ah, è uno di sinistra", "ah, ma lui è di destra" (risparmio i veri termini usati in questi casi perché per me ancora entrambe le parole sono da iscrivere nel codice penale) come se queste frasi mi dovrebbero dire qualcosa su una certa persona.
in effetti, mi dice tanto, mi indica più o meno quali uno crede che debbano esseri i punti di focalizzazione della politica, qual'è, secondo lui, la funzione dello stato, cos'è una società, come essa deve funzionare e tutte le altre questioni politiche e/o sociali, però ciò non implica nessun atteggiamento personale verso le cose quotidiane e verso quelle che sono veramente importanti nella vita di un individuo e di conseguenza per il suo ambiente (mi dirà qualcuno a quale partito dipende la decisione di levarsi dalle "..."dei propri genitori, perché si è convinti che solo cosi si sia una persona indipendente e completamente responsabile di se stesso; di dare l'elemosina a chi la chiede; di scegliere il mestiere da fare nella vita,di sorridere, di condividere i momenti belli con le persone amate, di averi vari interessi, o alla fine di non fare proprio nulla?).
e dunque non mi dice niente su com'è uno in quanto una personalità, se sia una persona sensibile, affidabile, sincera, intelligente, interessante, creativa, matura, responsabile ecc, non mi dice niente su come lui/lei vive i vari sentimenti, come vede la sua vita, che senso di umorismo ha, che musica ascolta, se è felice, come immagina la propria vita e cosi si potrebbe continuare fino all'infinito. e purtroppo purtroppo si dà per qualche motivo a me ignoto la preferenza a quelle cose "politiche" e non si vuole conoscere uno così come questo è o vuole essere. sì, è vero che cerchiamo anche i compagni con i quali condividere le idee, ma preferisco e ritengo più importanti quelle idee/emozioni/esperienze ecc che ci rendono amici. e la stessa storia ci insegna che non sempre, anzi, molto spesso i termini "compagni" e "amici" non coincidono anche in uno e lo stesso rapporto fra due persone.
il vero problema forse è il fatto che alla fine tanti ci credono nelle proprie preferenze politiche in quanto gli scopi più alti nella vita e si identificano completamente con un partito, così balbettando in oltranza sulle cose che di solito non capisce neanche. credono che un partito sia il sinonimo del loro nome/cognome, e poi gli uni identificano gli altri a partire dagli stessi partiti....almeno ci fosse un partito decente, ma no...non bastano le idiozie sul livello nazionale, ma anche una conversazione tra gli amici deve finire sempre analizzando i "grandi problemi" politici. ok, non voglio approfondire questo lato, non voglio ora spiegare chi è chi e come e tanto meno sentire che alcune decisione del governo possano influire direttamente sulle nostre vite, non è questa la mia vera preoccupazione/delusione. mi sembra triste quando si incontrano due persone di "rive opposte" e dopo un "come va" segue quasi immediatamente qualche commento sebbene di solito come uno scherzo, sul partito dell"Altro". mi sono annoiata di sentire sempre gli stessi discorsi. preferisco gli esseri umani e non i loro partiti o neppure i partiti dei loro "avversari"...e mi innervosisce quando devo spiegare come mai quella o quell'altra persona sia un mio amico nonostante le sue "stupidaggini mentali". e quest'ultima mi sembra proprio una grossa incomprensione dei rapporti umani e come e perché essi nascono.

lo so che ho semplificato fin troppo l'argomento...ma spero ci siamo capiti.

p.s.in altri paesi democratici il voto/la scelta politica è una cosa personale e privata.
p.p.s forse potrei indicare anche un tratto di personalità che mi "svela" le scelte politiche di uno. se lo fa in modo decente, vuol semplicemente dire che è una persona che si interessa della politica e di solito anche ci crede, i.e. coltiva il lato "politico" della sua personalità. se lo fa in modo poco aprezzabile, allora crede di essere chissà cosa applicando a se stesso quelle etichette grosse e pesanti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

io sono la stupidaggine che si dichiare di sinistra ma che non vota da anni. Che vuole dire? :D

Gaia Gaia!!! :D

Godot ha detto...

che sei trooppo pigro per tornare a casa durante le elezioni? :)

Anonimo ha detto...

touché!!!


ahahahhaahhahahahaha

(ma si vede che sono pigro? dovrò farmi fare un ritocchino ai connotati!!)

Anonimo ha detto...

mi ricorda un certo discorso di una sera di qualche mese fa...che dire? sono completamente, totalmente, al 100% d'accordo con te! ma è così facile etichettarsi, piuttosto che essere, meglio stare al supermercato, che brancolare verso la Lichtung :)

Joulia

Godot ha detto...

grazie Joulia, anch'io ricordo quella serata e mi sono sentita di esser capita il che mi conferma che quelle mie "preoccupazioni" che oserei dire non siano solo a livello di chiacchiere, perché coinvolgono tante cose veramente importanti, avranno qualche motivo, probabilmente causato dallo "sguardo da fuori" che sta cercando un suo luogo anche all'interno di questo paese, di persone, o anche di possibilità di vivere una parte di quella realtà.

Mattia Billi ha detto...

Andate un po' sul difficile coi riferimenti filosofici ma noto questo:
quando spuntò fuori il nome di gorbaciov "Giulia" diventò molto "politica".. Ritenete sia un male? Io no.

Inoltre: ci sono tanti modi/gradi/atteggiamenti di interessarsi alla politica.

Le etichette SERVONO (in politica e non solo credo, è la costruzione dell'identità, cosa necessaria anche se si fa i relativisti postmoderni) : ma concordo che se prive di sostanza perdono senso e significato. Devono essere uno strumento dell'intelletto e non un megafono.

Mattia