venerdì 31 ottobre 2008

allora...è da 4 giorni (ma in realtà ciò mi turbava già a settembre) che passo le notti insonne con gli aiuti di Stato (un documento che dovevo tradurre) e i rifiuti...ecco, mi sto tormentando con quella maledetta tesina per il Collegio, dato che non ho fatto altro che leggere i vari "studi" pseudo seri sulla gente che fa la raccolta differenziata o meno e sui vari programmi per promuovere l'interesse degli individui verso il proprio ambiente...ok, un tedesco direbbe che è un argomento di grande importanza, in effetti sono d'accordo, ma non alle 4 di notte traducendo le pubblicità dal polacco...tuttavia dopo l'ennesima pagina assurda anche a me è venuta un'idea per una pubblicità, già vedevo tutto il mondo (organico e non solo) che cantava urlava "dopo la morte voglio essere riciclato" ( e ringrazio uno per l'aggiunta che magari si ricicla anche in Paradiso)...non sarà un vero segno di mentalità fortemente "ecologica"? ah ah ma continuo ancora a pensare che allo stesso momento non possono essere pulite sia le strade che la mente umana...e un triste esempio di ciò sarebbe l'austria. non è che la pulizia delle strade e dell'ambiente sia un male o causi i disturbi mentali degli individui, ma sarà una coincidenza il fatto che sotto i forti impegni sociali viene seppellita la sensibilità sociale e la percezione di essere ancora un essere umano? no, tutto diventa nascosto, la privacy si trasforma in una patologia e il domandare si veste degli sguardi sospettosi.

vabbé forse finalmente potrò concentrarmi sulla tesi...ma dubito fortemente :D ah e alla fine mi sono resa conto di aver dimenticato come scrivere...le frasi senza un senso e senza un nesso logico, ecco il risultato di quella tesina...ma in my defence potrei dire che preferisco imparare di nuovo a scrivere anziché prendere l'abitudine di scrivere bene, ho visto troppi i discorsi ben fatti su un bel nulla...si può ammirare al massimo la leggerezza e la capacità di costruire un discorso, il che poi comincia a prevalere su ogni contenuto. ma dopo l'ennesima tesina/saggio ecc diventa fin troppo noioso.
insomma...poco fiduciosa in me stessa e con una curiosità che mi toglie ogni voglia di mettermi al lavoro vi dico "à la prochaine"

giovedì 30 ottobre 2008

ha scatenato un intero mondo quell'odore che ho incontrato fuori...i'm kinda floating in assenza di ostacoli contro i quali paradossalmente mi vorrei sbattere.

lunedì 27 ottobre 2008

penso di essere abbastanza intelligente per capire quanto ancora lontano io sia da ogni intelligenza :)

venerdì 17 ottobre 2008

non è come quel dolore che puoi stringere in mano. duole, fa male da morire, ma sei tu che lo stringi, e se non proprio tra le mani, le puoi mettere comunque sulla parte dolente e premerla per diminuire il dolore. puoi perfino chiedere ad un altro di chiuderlo e di strapparlo. invece questo è diverso. mi vedo sciogliere pian piano e inevitabilmente, divento le gocce che dopo un po' riappaiono sulle pareti, sul soffitto e così piovo di un liquido ipnotizzante paralizzante che poi ritrova le altri parti sul pavimento e comincia a espandersi, a scorrere oltre la porta, oltre le finestre, traverso le piccole spore di un muro ormai umido, impregnato mentre giaccio senza peso senza contenuto ma combattuta dalla forza della gravità cercando di fermare invano quel diluvio. non mi rimangono che le mani bagnate e uno sguardo che sa di non poter arrivare a nessun limite. e le gocce, le acque, me stessa che scorro sopra le superfici ruvide stridenti...

bisognosa di superfici tenere vado per una settimana lì dove anche la nebbia alleggerisce.spero di tornare con altre immagini e allo stesso momento di trovare quelle che ho addomesticato già.
mi mancherete


domenica 12 ottobre 2008

la sveglia all'alba ed ecco un'intera giornata verso un incontro, verso una piazza accompagnata dai binari e dal sole.








le altre foto si trovano su questo sito: http://picasaweb.google.com/svirpia/UnViaggettoVersoUnaPiazza#, e si consiglia di guardarle con "slideshow", così assomigliano di più a quello che esse sono.

mercoledì 8 ottobre 2008

stanca

non bisogna essere "uno di sinistra" per essere una brava persona, per avere alcuni valori "fondamentali", per pensare che il mondo così come esso è ora non sia affatto la versione migliore, per trattare gli altri in modo umano, per arrivare a qualche conoscenza in più. a parte che non credo che le cose elencate sopra, eccetto il lato umano, abbiano qualche valore reale e/o positivo, ancor più incomprensibile mi sembra questa definizione di uno a partire dal partito che egli vota. è da tre anni che sento "ah, è uno di sinistra", "ah, ma lui è di destra" (risparmio i veri termini usati in questi casi perché per me ancora entrambe le parole sono da iscrivere nel codice penale) come se queste frasi mi dovrebbero dire qualcosa su una certa persona.
in effetti, mi dice tanto, mi indica più o meno quali uno crede che debbano esseri i punti di focalizzazione della politica, qual'è, secondo lui, la funzione dello stato, cos'è una società, come essa deve funzionare e tutte le altre questioni politiche e/o sociali, però ciò non implica nessun atteggiamento personale verso le cose quotidiane e verso quelle che sono veramente importanti nella vita di un individuo e di conseguenza per il suo ambiente (mi dirà qualcuno a quale partito dipende la decisione di levarsi dalle "..."dei propri genitori, perché si è convinti che solo cosi si sia una persona indipendente e completamente responsabile di se stesso; di dare l'elemosina a chi la chiede; di scegliere il mestiere da fare nella vita,di sorridere, di condividere i momenti belli con le persone amate, di averi vari interessi, o alla fine di non fare proprio nulla?).
e dunque non mi dice niente su com'è uno in quanto una personalità, se sia una persona sensibile, affidabile, sincera, intelligente, interessante, creativa, matura, responsabile ecc, non mi dice niente su come lui/lei vive i vari sentimenti, come vede la sua vita, che senso di umorismo ha, che musica ascolta, se è felice, come immagina la propria vita e cosi si potrebbe continuare fino all'infinito. e purtroppo purtroppo si dà per qualche motivo a me ignoto la preferenza a quelle cose "politiche" e non si vuole conoscere uno così come questo è o vuole essere. sì, è vero che cerchiamo anche i compagni con i quali condividere le idee, ma preferisco e ritengo più importanti quelle idee/emozioni/esperienze ecc che ci rendono amici. e la stessa storia ci insegna che non sempre, anzi, molto spesso i termini "compagni" e "amici" non coincidono anche in uno e lo stesso rapporto fra due persone.
il vero problema forse è il fatto che alla fine tanti ci credono nelle proprie preferenze politiche in quanto gli scopi più alti nella vita e si identificano completamente con un partito, così balbettando in oltranza sulle cose che di solito non capisce neanche. credono che un partito sia il sinonimo del loro nome/cognome, e poi gli uni identificano gli altri a partire dagli stessi partiti....almeno ci fosse un partito decente, ma no...non bastano le idiozie sul livello nazionale, ma anche una conversazione tra gli amici deve finire sempre analizzando i "grandi problemi" politici. ok, non voglio approfondire questo lato, non voglio ora spiegare chi è chi e come e tanto meno sentire che alcune decisione del governo possano influire direttamente sulle nostre vite, non è questa la mia vera preoccupazione/delusione. mi sembra triste quando si incontrano due persone di "rive opposte" e dopo un "come va" segue quasi immediatamente qualche commento sebbene di solito come uno scherzo, sul partito dell"Altro". mi sono annoiata di sentire sempre gli stessi discorsi. preferisco gli esseri umani e non i loro partiti o neppure i partiti dei loro "avversari"...e mi innervosisce quando devo spiegare come mai quella o quell'altra persona sia un mio amico nonostante le sue "stupidaggini mentali". e quest'ultima mi sembra proprio una grossa incomprensione dei rapporti umani e come e perché essi nascono.

lo so che ho semplificato fin troppo l'argomento...ma spero ci siamo capiti.

p.s.in altri paesi democratici il voto/la scelta politica è una cosa personale e privata.
p.p.s forse potrei indicare anche un tratto di personalità che mi "svela" le scelte politiche di uno. se lo fa in modo decente, vuol semplicemente dire che è una persona che si interessa della politica e di solito anche ci crede, i.e. coltiva il lato "politico" della sua personalità. se lo fa in modo poco aprezzabile, allora crede di essere chissà cosa applicando a se stesso quelle etichette grosse e pesanti.

domenica 5 ottobre 2008

l'importante è sapere non solo quanta verità, ma anche quale verità ci sia nelle parole di uno. solo il secondo fattore rivela quanto bene ci conosciamo/capiamo, mentre il primo non mi sembra molto importante, ovvero è già da sempre incluso nel secondo.

venerdì 3 ottobre 2008

come stai?
ho freddo
eh sì, qui il vento morde.


stai aspettando qualcuno?
no, sto osservando. in modo sottile.

e poi è passato quell'uomo, che traversava il ponte ogni giorno almeno due volte. probabilmente faceva parte del suo lavoro. e dunque non si accorgeva neanche del vento forte o della gente che non sapeva che fare. sempre su questo ponte.

non so, l'esistenza di quell'uomo 'serio' mi riscalda il sorriso