finalmente ci sono andata. nei miei progetti erano incluse anche alcune ore di sonno prima della partenza il che però ho dovuto abbandonare visto che sono tornata a casa verso le 6 del mattino. ci volevo andare tanto tanto tanto (e per scaramanzia non ho detto a nessuno (e voi non lo dite a nietzsche) verso dove mi sarei indirizzata) e soprattutto avevo bisogno di scappare da bologna anche se soltanto per una giornata (questo invece non è una novità per nessuno).
insomma, valeva la pena eccome. anche se già a Modena ho finalmente capito perché su skype ho messo la frase "esercitando i muscoli della pazienza": ho dovuto aspettare il treno altri 40 minuti. Sono stati utilissimi per poter apprezzare la genialità degli architetti e mi chiedo se sia il cartellino "stairway to hell" a precedere il palazzo o viceversa.
tuttavia i colori c'erano eccome, e anche gli orologi indicavano una certa ora.
e appena arrivo nella bella città (che non è Modena, e lo dico esplicitamente sebbene lo si capisca secondo me anche dalle frasi precedenti ma a quanto pare i miei lettori non sono molto attenti ;)) essa mi avverte anche delle condizioni meteorologiche (il cuoricino accanto non è merito mio:)) :
c'erano pochi abitanti ma essenziali e che non smettevano di interessarsi alla vita della città:
ed ecco le finestre che non mi dispiacerebbe aprire al risveglio o in generale devo ammettere che danno sui posti davvero impressionanti, a volte buffi a volte teneri e un po' giocosi:
e ho passato un po' delle mie riflessioni qui, un panorama che alla prima vista, ancora da lontano cattura lo sguardo con un vuoto inaspettato, e infatti è un taglio della città, nel quale si vedono i due limiti suoi con tutto il peso che li spinge verso i riflessi nell'acqua:
e questa è una chiave per chi non ha ancora capito dove sono stata. la svelo perché anche questo posto mi ha trattenuto per un bel po' e addirittura mi ha permesso di leggere le "Operette morali" e "Exercises de style" con il giusto dosaggio delle risate e di serenità.
e un dettaglio di questo riposo:
infine mi ha salutato un altro abitante tipico di questa città.
e per chi non ha capito niente neanche ora lascio l'ultima risposta (ingrandire la foto e escludere la città sbagliata).
Fine. Un po' troppo brusca.
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