lunedì 2 marzo 2009

una bella città

finalmente ci sono andata. nei miei progetti erano incluse anche alcune ore di sonno prima della partenza il che però ho dovuto abbandonare visto che sono tornata a casa verso le 6 del mattino. ci volevo andare tanto tanto tanto (e per scaramanzia non ho detto a nessuno (e voi non lo dite a nietzsche) verso dove mi sarei indirizzata) e soprattutto avevo bisogno di scappare da bologna anche se soltanto per una giornata (questo invece non è una novità per nessuno).

insomma, valeva la pena eccome. anche se già a Modena ho finalmente capito perché su skype ho messo la frase "esercitando i muscoli della pazienza": ho dovuto aspettare il treno altri 40 minuti. Sono stati utilissimi per poter apprezzare la genialità degli architetti e mi chiedo se sia il cartellino "stairway to hell" a precedere il palazzo o viceversa.

tuttavia i colori c'erano eccome, e anche gli orologi indicavano una certa ora.



e appena arrivo nella bella città (che non è Modena, e lo dico esplicitamente sebbene lo si capisca secondo me anche dalle frasi precedenti ma a quanto pare i miei lettori non sono molto attenti ;)) essa mi avverte anche delle condizioni meteorologiche (il cuoricino accanto non è merito mio:)) :


c'erano pochi abitanti ma essenziali e che non smettevano di interessarsi alla vita della città:




ed ecco le finestre che non mi dispiacerebbe aprire al risveglio o in generale devo ammettere che danno sui posti davvero impressionanti, a volte buffi a volte teneri e un po' giocosi:




e ho passato un po' delle mie riflessioni qui, un panorama che alla prima vista, ancora da lontano cattura lo sguardo con un vuoto inaspettato, e infatti è un taglio della città, nel quale si vedono i due limiti suoi con tutto il peso che li spinge verso i riflessi nell'acqua:



e questa è una chiave per chi non ha ancora capito dove sono stata. la svelo perché anche questo posto mi ha trattenuto per un bel po' e addirittura mi ha permesso di leggere le "Operette morali" e "Exercises de style" con il giusto dosaggio delle risate e di serenità.



e un dettaglio di questo riposo:


infine mi ha salutato un altro abitante tipico di questa città.



e per chi non ha capito niente neanche ora lascio l'ultima risposta (ingrandire la foto e escludere la città sbagliata).


Fine. Un po' troppo brusca.