venerdì 19 dicembre 2008

qualche settimana fa stavo ascoltando una trasmissione sull'800. stavano parlando di un cambiamento irreversibile nel pensare l'arte. sapevo già della crisi causata dalla fotografia, doveva essere davvero una sfida per gli artisti dato che le arti visive erano l'unico campo raggiungibile a noi che ancora poteva trascurare quasi tutte le violazioni del tempo. Sì, non sentiremo mai Bach ma solo i musicisti che lo suonano e l'interpretano, ergo hanno una teoria tutta loro. E perciò qualsiasi partitura è praticamente l'unica sebbene probabilmente poco "corretta" fonte per niente prescritta, ma perciò ci servono i filologi della musica. Anche se nella maggior parte dei casi basta un po' di "sentimento" e siamo quasi a posto.

Ma non ero d'accordo. Sorprendentemente. Io, che tifo sempre per la qualità e dico sempre che Picasso prima di permettersi di esprimere gli abissi con solo due linee aveva passato tanti anni faticosi per poter dipingere un volto, ho cambiato idea.

Infatti, si parlava della rappresentazione della realtà. Come se i romanzieri a partire del '700 non facessero altro. Ovviamente è falso. Sebbene prima sia stato impossibile mimetizzare la realtà. E non importa se l'uomo volesse sognare e allo stesso momento salvare se stesso da...se stesso.impaurito.incapace.dolente

Comunque, volevo solo dire che sorprendentemente...oggigiorno possiamo registrare e inoltrare, mantenere, rivedere ciò che vorremmo anche evitare. non dipende da noi. e non sto parlando delle webcam in un negozio. non sto parlando della società "osservata" e "sotto il controllo", è alla fine dei conti una cazzata dei paranoici.

Volevo dire che da un bel po' posso vedere un'autentica versione di uno che stava cazzeggiando cent'anni fa. Che posso vedere le vostre performance, i vostri movimenti, espressioni, esclamazioni, nonostante il fatto che tante volte avreste preferito farne a meno. Ciò che viene registrato alla fine cattura la vostra individualità, quell'attimo prezioso quando meno lo aspettate.

è un'opportunità in più per l'irripetibile.

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