martedì 6 ottobre 2009

curiosità n.2

cercando (invano) una cosa sul sito dell'Istat per una discussione su un blog (non mio) ho tuttavia trovato qualcosa di interessante: (cliccare sull'immagine se non si vede bene). Non potevo immaginare che ci fosse una differenza così grande tra la percentuale dei maschi e quella delle femmine. Chi sono queste donne e cosa fanno, perché non stanno con mamma e papà? (visto che non sono le studentesse a creare questo "squilibrio"


2 commenti:

Godot ha detto...

non ho scritto nessun altro commento riguardo le statistiche per evitare il mio "solito tono critico" qualora io parli dell'Italia come ha detto uno di voi :) sì, davvero è meglio che io stia zitta e lasci parlare le cifre :D

il dottor divago ha detto...

Una mia amica si era prefissa la missione di convincermi che la realtà non è bianca o nera ma ha mille sfumature. Non dico che ci sia riuscita, sennò gongola troppo, ma mi ha fatto pensare un po'. E ho capito che neanche le cifre sono neutrali: se mi preoccupassi solo dell'occupazione di frequenza, la telegrafia wireless (alla Marconi) risulterebbe meglio dei videofonini, e se facessi il conto di quante persone Berlusconi definisce comunisti, beh non si capirebbe come lui sia stato eletto.

Smettendo di divagare, queste statistiche non so come siano state fatte, se si basino sulla residenza anagrafica o su interviste, e non so se considerino anche i lavori in "nero". Una cosa che mi sarebbe piaciuto vedere è anche il reddito pro capite nelle macro aree considerate, e il reddito medio dei lavoratori "fuori casa" e "in casa". Circa l'abnorme numero di donne disoccupate e fuori casa, verrebbe da chiedersi come riescano a mettere assieme il pranzo con la cena (espressione usata in una delle due Isole, in cui i ragazzi sono appena meno bamboccioni del sud Italia).

Se qualcuno fosse tentato di fare confronti con l'estero, ricordi le scarsissime politiche giovanili italiane e le paragoni a quelle dei paesi del nord Europa.

cheers